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Natale 2017

Questo Natale mi sento poco propensa alla festa... sarà la stanchezza accumulata nelle notti insonni, o la febbre che mi è arrivata giusto in tempo per la Vigilia. Ciò nonostante vorrei fare i miei auguri a tutti coloro che partecipano alla mia vita nei modi più fantasiosi o tradizionali che la vita conosce.  Natale per me è un bambino che viene al mondo e che illumina la vita di una famiglia.  L’innocenza di un bambino, la gioia di una famiglia nonostante la difficoltà in cui versava, questo per me è Natale.  E vi auguro di riscoprire l’innocenza, attraverso lo sguardo dei bambini intorno a voi, di ritrovare l’essenzialità di una gioia slegata dal possedere oggetti. Che Natale sia tempo dedicato a chi si ama, abbracci ricevuti e bei ricordi da collezionare... quei ricordi che a distanza di anni ti scaldano il cuore. 

A proposito di Charlie

"Cosa costa provare" molti dicono così a sentire la storia di Charlie. Provare terapie sperimentali costa, costa tanto per quel bambino, costa in dignità di vita e in qualità di vita, costa in dolore procurato a quel bambino. Una terapia sperimentale non è scelta dal bambino ma dai genitori che si aggrappano a ogni possibile cosa pur di continuare a tentare per tenere lontano il dolore del distacco... e chi più di me li capisce. Ma un bambino non è una cavia. Lasciar andare, aver la forza di dire basta è la cosa più difficile del mondo, ma non lo è così tanto se prima di noi stessi mettiamo io bene del nostro bambino. Sulla carta tutti diremmo che un genitore faccia così.. purtroppo non è così immediato. La linea sottile tra cura e accanimento è difficile da scorgere con un amore così grande quale quello di un genitore per il proprio figlio. Questo amore rischia di renderci egoisti e pensare che averlo con noi sia l'unica via per il bene del nostro bambino, e allora c...