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Visualizzazione dei post da 2016

BUON NATALE a modo mio

Cercavo un modo per fare gli auguri di Natale, per dirvi qualcosa di diverso dal solito "vi auguro tanta serenità!". Non perché non auguri a tutti serenità, ci mancherebbe, ma perché nessuno può essere sereno senza consapevolezza. Mentre pensavo a ciò, apro Facebook e mi appare un ricordo. Il ricordo di ciò che scrissi l'ultima Vigilia di Natale con Giuseppe: Per chi non riesce al leggere lo riporto qui: Domani è la vigilia. Un Natale così, ma noi festeggeremo perchè, a meno di un miracolo, sarà l'ultimo con Giuseppe, faremo l'apertura dei regali, taglieremo il panettone e festeggeremo. Come da un po' di tempo, vedremo di collezionare ancora qualche bel ricordo. Da Agosto ho pensato di essere alla fine molte volte, poi il tempo andava avanti e siamo a Natale. Non posso dirmi sicura di arrivarci fino a quella mattina, però.  Vorrei davvero voi capiste quali grandi fortune molt i hanno. Cose piccole che non si apprezzano veramente perchè si danno per scontate, c

Noi ❤️

20 anni, da tanto il nostro amore ci sostiene, insieme siamo cresciuti, abbiamo fatto sogni, affrontato cose che pochi affrontano. Siamo andati in crisi e le abbiamo superate. Siamo caduti e sostenendoci ci siamo rialzati. Un amore forte e vero, lontano da sentimentalismi e smielaggini. Fatto di quotidianità, di scelte condivise, di verità dette nonostante il dolore che potevano arrecare, di forte complicità nei momenti delle grandi e difficili scelte e di piccole grandi discussioni per i nostri modi così differenti di affrontare la vita. 20 anni di liti e di paci fatte dopo ore di parole... perché non ci stiamo a mollare tutto... perché siamo NOI e noi siamo la nostra forza.  20 anni fa, più o meno verso quest'ora eravamo sotto casa mia dopo una giornata a Torino per l'inaugurazione della mostra del nostro amico Dario. Mi avevi chiesto di uscire, ma mio papà non mi lasciò: "adesso non esagerare, sei stata in giro tutto il giorno!". Così venisti a trovarmi... ma mic

Francesca pensiero su Dio e il male

L'altro giorno ho incontrato una persona che mi ha fatto i complimenti perché non ho mai perso la fede. Mi sono chiesta più volte se sia così. In effetti mi sono arrabbiata... mi son sentita Giobbe... mi son allontanata da una religiosità rituale. Ma mai ho messo in dubbio l'esistenza di Dio. Non chiedetemi come sia Dio, io non lo so... Forse un'energia che tutto pervade, forse un'entità... Credo che su Dio non si possano avere molte certezze dato che nessuno lo ha mai visto. Chi crede, ne percepisce l'esistenza e bon, crede! Per questo molti sostengono che la fede sia un dono. Allora per darci un'idea di Dio dobbiamo fidarci. Fidarci del nostro sentire e di qualcuno di autorevole che parla di Dio. Non intendo i preti, ma semmai i grandi fondatori di religioni e le grandi tradizioni. Io mi sento profondamente cristiana, perché mi fido di Gesù e del Dio di cui ci parla e ci insegna. Certo senza la Chiesa, io non avrei potuto conoscere Gesù. Siccome ho un cervello

Francesca pensiero per essere felici

Molti mi chiedono come faccio, come ho fatto: " ma come hai fatto ad affrontare tutto e sorridere?" "Come hai fatto a non crollare?". Da queste domande ho cercato di riflettere e capire cosa mi ha permesso di affrontare il dolore in modo diverso da molti altri. Dico in modo diverso perché la sofferenza c'è, ma è il modo di gestirla che ci rende persone serene o infelici. 1. La cosa principale è concentrarsi sul presente. Non rimuginare su quello che è stato e neanche preoccuparsi troppo per il futuro. Lo so, è una banalità, ma davvero poche persone lo sanno fare seriamente. Molti si trovano a cena con amici e pensano al problema di lavoro che li aspetta il giorno dopo, oppure all'occasione mancata della settimana prima. Il risultato: si lamentano, non riescono a divertirsi e rovinano la serata a sè e agli altri. 2. Concentrarsi sul presente non vuol dire smettere di piangere per una mancanza o un dolore grande come il mio. Mentirei se dicessi c

Limiti

Fare i conti con i propri limiti non è semplice. Per me è stato particolarmente complicato, soprattutto questa volta. Forse perché tutti mi dicono quanto sono forte ad aver affrontato la malattia e il lutto... probabilmente mi sono montata la testa. Mi ero prefissa, per questa gravidanza, che avrei lavorato fino alla fine, che avrei fatto tutto.. la prof, la mamma, la moglie.... tutto. E certamente lo avrei fatto... Non fosse che il mio fisico non è stato proprio dell'idea. Vuoi l'età, vuoi semplicemente ciò che una gravidanza comporta. Tutti che ti dicono "stai a casa" ma tu non vuoi.. hai mille cose in ballo, i ragazzi contano su di te, non puoi mollare. Ma poi devi farti una scala di priorità.  Hai un bimbo in grembo... Non ci sei solo tu. Ecco, per me questo punto, questa volta è stato un problema. Per Giuseppe era naturale che lui ci fosse e che io mi dedicassi totalmente al suo bene, fin da quando ho scoperto la gravidanza. Non ho faticato per nulla a rinun

Compleanno

Oggi il mio telefono ha iniziato presto a fare "tin". Fa ""tin" in continuazione. Molte persone, vicine e lontane, mi fanno gli auguri di compleanno. Il 5 maggio è un giorno dolce-amaro. Dovrei essere desiderosa di far festa... invece una vena di malinconia mi assale. Si, perché il 5 maggio 2012 iniziò il nostro ricovero ospedaliero. Era un sabato. Difficile gioire e avere voglia di festeggiare. Ma in questa malinconia la vita bussa, più forte della morte. Ogni messaggio, ogni augurio mi ricorda che la vita c'è, ed è un dono... anche se dolorosa. Siamo poi sicuri che preferiremmo non esistere a esistere pur soffrendo? Sinceramente io no. E la vita bussa di più quest'anno, perché la vita è in me... e si fa sentire! Scalcia e si dimena e a ogni suo movimento io ho un nuovo motivo per gioire, seppur oggi sia una gioia dolce-amara. Montagna russa di emozioni... un sorriso seguito da un sospiro. Così è la vita di una mamma che ha perso un figlio. Rin

Buona Pasqua

A pochi giorni dalla Pasqua rifletto sul significato di questa festa. Pasqua, come sappiamo, significa "passaggio", passaggio da qualcosa di brutto, angoscioso, triste, a qualcosa di gioioso, bello e luminoso. Il passaggio degli ebrei dalla schiavitù alla libertà, attraverso il mar Rosso. Per i cristiani, il passaggio dalla morte alla vita. Laicamente il passaggio dal freddo dell'inverno, stagione per molti che raffigura la morte della natura, alla primavera, rinascita e nuova vita. Nella Pasqua festeggiamo quanto c'è di più bello: la Vita nuova. Ma questa vita nuova, per esistere, necessita della morte, della tribolazione, del dolore. Non possiamo apprezzare appieno il valore della rinascita senza aver provato il dolore della morte. Dopo ogni difficoltà che affrontiamo, abbiamo la possibilità di gioire un po' di più. Questo è assolutamente vero, ma c'è un se: è assolutamente vero, ma solo se la smettiamo di crogiolarci nel dolore, di lamentarci per ciò c

Auguri a una futura mamma

Cara amica, presto inizierà una nuova avventura. La tua vita cambierà e non avrà lo stesso sapore di prima. Ti auguro innanzitutto la cosa più importante: la salute. So esattamente quanto sia difficile vedere tuo figlio soffrire ed essere impotente di fronte a tutto ciò. Ma la salute non vuol dire che non si ammalerà mai... certo i malanni di stagione, le sbucciature e le rotture possono accadere. Ti auguro allora la capacità di mettere tutto sul giusto piano e di non fare di un'influenza una tragedia. Ti auguro la capacità di valutare la gravità delle situazioni. Ma la vita di un figlio non si riduce alla salute. La vita di tuo figlio sarà nelle tue mani e hai l'arduo compito di prepararlo alla vita, di prepararlo alle difficoltà che dovrà affrontare. Vedrai come sarà facile amarlo, ti verrà naturale coccolarlo e prenderti cura di lui... vorrai fare il meglio per aiutarlo in ogni situazione. Ma fai attenzione amica mia. Fai attenzione a non lasciare che questo desiderio tuo