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Visualizzazione dei post da 2017

Pannolini PPdry

Ho deciso di dire la mia su questi pannolini che uso ormai da 15 mesi. Quella che scriverò è la mia opinione, assolutamente opinabile. Ho capito che sui pannolini le opinioni sono discordanti e dipendono da numerosi fattori: i preconcetti delle mamme (non in senso negativo... ma ciò che ognuna di noi reputa importante o a cui da maggiore peso), se il neonato sia maschio o femmina, la pelle del neonato... Questa è la mia esperienza personale, da cui emerge la mia opinione non solo sui pannolini, ma su tutto il servizio offerto da Prontopannolino . Un servizio per mamme iperimpegnate che non hanno voglia o tempo di comprare pannolini o star dietro alle offerte... per me insomma!!! Io farei anche la spesa online!!  Partiamo dal pannolino: Il pannolino è visivamentee piacevole, con disegni marini e color bianco-verdeacqua. Al tatto ricorda i più conosciuti Pampers Baby Dry (forse anche più morbido). All'interno il materiale assorbente pende quasi tutta la lunghezza. Vi dic

Natale 2017

Questo Natale mi sento poco propensa alla festa... sarà la stanchezza accumulata nelle notti insonni, o la febbre che mi è arrivata giusto in tempo per la Vigilia. Ciò nonostante vorrei fare i miei auguri a tutti coloro che partecipano alla mia vita nei modi più fantasiosi o tradizionali che la vita conosce.  Natale per me è un bambino che viene al mondo e che illumina la vita di una famiglia.  L’innocenza di un bambino, la gioia di una famiglia nonostante la difficoltà in cui versava, questo per me è Natale.  E vi auguro di riscoprire l’innocenza, attraverso lo sguardo dei bambini intorno a voi, di ritrovare l’essenzialità di una gioia slegata dal possedere oggetti. Che Natale sia tempo dedicato a chi si ama, abbracci ricevuti e bei ricordi da collezionare... quei ricordi che a distanza di anni ti scaldano il cuore. 

A proposito di Charlie

"Cosa costa provare" molti dicono così a sentire la storia di Charlie. Provare terapie sperimentali costa, costa tanto per quel bambino, costa in dignità di vita e in qualità di vita, costa in dolore procurato a quel bambino. Una terapia sperimentale non è scelta dal bambino ma dai genitori che si aggrappano a ogni possibile cosa pur di continuare a tentare per tenere lontano il dolore del distacco... e chi più di me li capisce. Ma un bambino non è una cavia. Lasciar andare, aver la forza di dire basta è la cosa più difficile del mondo, ma non lo è così tanto se prima di noi stessi mettiamo io bene del nostro bambino. Sulla carta tutti diremmo che un genitore faccia così.. purtroppo non è così immediato. La linea sottile tra cura e accanimento è difficile da scorgere con un amore così grande quale quello di un genitore per il proprio figlio. Questo amore rischia di renderci egoisti e pensare che averlo con noi sia l'unica via per il bene del nostro bambino, e allora c