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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Fateli crescere!

Sta mattina ho partecipato a un incontro per prof. Si parlava del rischio educativo e del fatto che sempre più i nostri ragazzi abbiano bisogno di psicologi (e non solo loro). Sempre più i nostri ragazzi si perdono. Ma perché? Intanto dico subito che non ho nulla contro la psicologia, vado regolarmente anche io da uno psicologo, affrontare un lutto come il mio non è semplice. Credo però che sia colpa nostra se loro si perdono. Colpa di noi adulti, in primis dei genitori. Smettiamola di trovare alibi. Non basta amare un figlio perché cresca bene. Ci vuole di più. Bisogna fare il suo bene. Ma cosa vuol dire fare il suo bene? Per molti vuol dire non farlo soffrire, proteggerlo, spalleggiarlo. Io non sono d'accordo. Fare il suo bene vuol dire prepararlo al meglio alla vita. E la vita, si sa, spesso è ingiusta e ti prende a calci. Devi essere forte per affrontare la vita. Un giorno noi non saremo più lì a proteggere, evitargli le sofferenze e spalleggiare, quindi è bene possano acc

Lezione alternativa

Ultima ora a scuola, classe prima. "Prof. Ma perché il trattore la rappresenta? Ci hanno detto che ne ha uno tatuato, è vero?" Certamente non entro in classe dicendo "oh ragazzi! Ho perso un figlio!". Ma di fronte alle domande non posso che rispondere. Non mi piace fare la preziosa.. e in fondo non fa parte del mio carattere. E così racconti cosa vuol dire quel trattore con la G sul collo. Silenzio. Una mano alzata. "Prof. Io ho perso la mamma di tumore!" Inizia così un dialogo e un confronto sul dolore di ognuno di loro. Tutti vogliono raccontare i loro momenti di tristezza. Alcuni con le lacrime... altri meno. Da oggi credo che quella classe sarà più unita. Certo non ho fatto lezione... ma oggi ho imparato. Un prof deve fare anche quello.

E che strano titolo!

Ciao a tutti, oggi inizio questa avventura: un blog. di cose da dire mi rendo conto di averne, e pare che la gente le ascolti pure! Chi mi conosce sa il significato del titolo del Blog. La BIA è l'abbreviazione che mio figlio da piccolino dava alla mietitrebbia. Ha un valore importante per me, perché mi ricorderà sempre lui, il mio angelo, Giuseppe. Si, il mio angelo, perché è morto. Chi lo sapeva non avrà reazioni, chi non lo sapeva in questo momento sta pensando: "oh ca...o!". Se mi avesse davanti si sarebbe ammutolito. Si perché di solito fate così. Tutto normale. Vi capisco. Ma capite anche che per me è la normalità, convivere con il fatto che il mio bambino sia morto, per cui ve lo dico con la naturalità che viene dal fatto che è semplicemente la mia realtà. Non credetemi insensibile. O che non soffra al riguardo. E' semplicemente questa la mia vita e la mia quotidianità. Nel caso incontraste genitori che vivano quel che sto vivendo, ammutolitevi il meno p