Quando ho conosciuto Giuseppe?
beh, lui era pensiero dentro di me da anni. quando l'ho preso tra le braccia ci conoscevamo già benissimo. Tutto mi sembrò semplice con lui. Direi che ebbi questa Grazia. Non tutte le mamme possono dire di aver vissuto la mia esperienza di maternità. Nulla mi spaventava dell'essere madre. Non so perchè. Naturale ogni prima volta con lui. il primo cambio, il primo bagno, la poppata, la colichetta. Mi sentivo così adeguata al ruolo di madre. Ognuno di noi ha delle capacità speciali in un ambito o in un altro... ecco io avevo trovato il mio senso. In quel frugoletto c'era il mio senso, la realizzazione dei miei sogni e della mia vita.
Lui mi guardava con i suoi occhioni, mi chiamava con i suoi vagiti e versetti e io sapevo ciò che desiderava. E se sbagliavo mi faceva capire come correggermi. Ma tutto in serenità.
Il momento di sintonia più grande, una notte, lui accovacciato vicino a me, sapevamo già che lo avremmo perso. Quella notte feci un sogno... io e lui in macchina in una stradina di campagna, improvvisamente esce una trincia (macchinario agricolo enorme per trinciare il mais) da un campo. La guardiamo: "una trincia amore.. guarda è enorme". Lui ride contento e ripete "è enorme". Mi sveglio... nel sonno sta ridendo e dice: "è enorme mamma".
La nostra sintonia.
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