Fare i conti con i propri limiti non è semplice. Per me è stato particolarmente complicato, soprattutto questa volta. Forse perché tutti mi dicono quanto sono forte ad aver affrontato la malattia e il lutto... probabilmente mi sono montata la testa. Mi ero prefissa, per questa gravidanza, che avrei lavorato fino alla fine, che avrei fatto tutto.. la prof, la mamma, la moglie.... tutto. E certamente lo avrei fatto... Non fosse che il mio fisico non è stato proprio dell'idea. Vuoi l'età, vuoi semplicemente ciò che una gravidanza comporta. Tutti che ti dicono "stai a casa" ma tu non vuoi.. hai mille cose in ballo, i ragazzi contano su di te, non puoi mollare. Ma poi devi farti una scala di priorità. Hai un bimbo in grembo... Non ci sei solo tu. Ecco, per me questo punto, questa volta è stato un problema. Per Giuseppe era naturale che lui ci fosse e che io mi dedicassi totalmente al suo bene, fin da quando ho scoperto la gravidanza. Non ho faticato per nulla a rinun
Semplicemente io, la mamma di Giuseppe e Marianna, vi racconto di me, delle mie esperienze e dei miei progetti