Oggi sono 8 anni dal mio giorno perfetto. Il giorno in cui tu sei nato. 8 ANNI.
Inevitabile sentire il dolore e la malinconia, ma allo stesso tempo la gioia di averti avuto.
“È l’ora di pranzo, l’ambiente è avvolto da una luce bellissima, la mia casa è uno specchio come non lo era mai stata e probabilmente non lo sarà mai più! Sono in piena sindrome del nido! Da ieri avverto delle piccole contrazioni, ma mene sto tranquilla, ogni contrazione è seguita da un grosso sorriso che non so controllare perché quel bimbo tanto atteso sta per arrivare!
A pranzo chiedo a Seba di non iniziare lavori lunghi, lui è altrettanto tranquillo, almeno in apparenza. Chiacchieriamo sereni, felici ed entusiasti: il nostro sogno si sta finalmente avverando!
Dopo pranzo riordino, con un po’ di fatica per alcune contrazioni, sistemo tutto, pulisco per benino e decido di fare un sonnellino.
Niente! Non riesco a dormire e verso le 16.00 mando un messaggio a Raffaella, la mia ginecologa-cugina. Mi dice di provare a fare un bagno caldo per vedere se le contrazioni si arrestano.
Ho la brillante idea di dire a mia mamma che iniziavo ad avere le prime contrazioni, con il risultato che chiama Seba ordinandogli di andare a casa di corsa perché io stavo male!
Io non stavo male ed ero serena che non potesse essere tanto imminente il parto, avevo così detto a Seba di finire il lavoro che stava facendo e poi venire a casa con calma.
Ma niente, le mamme quando si preoccupano sono un fiume in piena, peccato che abbia deciso di venire a trovarmi e io stessi facendo la mia doccia calda rilassante! Avete idea uscire dalla doccia di corsa al nono mese di gravidanza e a poche ore dal parto!!! ???
Ammetto che in quel momento l’avrei strozzata😂.
Le diciamo di andare a casa e che saremmo andati in ospedale, di star tranquilla che l’avremmo aggiornata!
Arrivata in ospedale l’ostetrica mi visita e mi trattiene titubante perché << Tu non hai la faccia di una che deve partorire!>>
Forse era così... ero così felice! Ogni contrazione era una smorfia di dolore, ma seguita da quel sorriso che sicuramente poche ore dopo avrei abbandonato per l’intensità del travaglio, ma il senso di gioia era nel mio cuore.
Dopo poche ore, dopo un travaglio veloce e intenso, nasce Giuseppe. Sono le 23.08 e la nostra vita è perfetta!”
Sono passati 8 anni. 4 dalla sua morte. In un certo senso oggi è un giro di boa. D’ora in poi saranno più gli anni che non ti ho avuto di quelli che ti ho avuto contando il tempo da quella giornata perfetta.
Ogni giorno vorrei averti qui, ma oggi un po’ di più. Mi manca non aiutarti a fare i compiti, adesso inizieresti a studiare storia e sicuramente sarebbe una lotta! Mi manca non aver da organizzare la tua festa di compleanno, essere in ansia per l’arrivo di un orda di “barbari” che mi mettano a soqquadro la casa. Mi manca tutto questo e mi manchi tu, amore mio. Mancherai sempre. Oggi manchi di più.
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