I miei giorni si distinguono tra quelli buoni e quelli in cui ti manca terribilmente qualcosa. E sai esattamente chi è!
So che la vita mi riserverà periodicamente di questi giorni, una mamma che perde un figlio non smetterà mai di sentirne la mancanza, a volte inconsapevolmente si sentirà malinconica, ma se ci pensa avrà avuto un flash, avrà visto qualcosa che le ha rinnovato quel senso di vuoto dentro.
E così vi capiterà di vedermi sorridere e improvvisamente vedrete il mio sguardo nel vuoto... assorta... sto pensando a lui. Al mio splendido bambino e al suo sorriso. E come faceva lui, quando sarò pronta, sospirerò e riprenderò a sorridere con voi.
Quando è morto Giuseppe, le persone che mi circondavano erano addolorate o nel dolore con me. Il mio dolore era riconosciuto, accettato, condiviso dalle persone vicino a me. Chi mi incontrava non si aspettava che io sorridessi, tutti coloro che avevo intorno conoscevano la mia storia, se sorridevo era un sorriso sincero… magari triste perché il dolore era vivo, recente, ma non esisteva il sorriso di circostanza. Con orgoglio e forza, forse anche un po’ di rabbia, non mi curavo di “nascondere” la morte di Giuseppe. A chi mi chiedeva “ come stai ?” Rispondevo con la verità disarmante, lasciando senza parole. “ Il mio dolore non è nulla confronto al loro disagio ”. Questo pensavo e questo penso tutt’ora. Il mio dolore però era considerato legittimo perché era passato poco tempo dalla morte di Giuseppe. Negli occhi delle persone poteva esserci disagio, ma spesso anche affetto ed empatia. Chi aveva vissuto con noi la malattia e la morte di Giuseppe si era messo in pausa per noi, av
I sorrisi sono un bene prezioso ..forse nn ce ne rendiamo neppure conto..ma credo tuo figlio lo sapesse bene e lo fa capire ancora oggi.
RispondiEliminaGrazie Monica. Lo credo anche io.
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