E ci sono giorni in cui tutto ti fa venire in mente lui. Ogni cosa che vedi rimanda a un episodio, ogni cosa che leggi ti parla di lui, ogni canzone che ascolti esprime il tuo dolore.
In questi giorni passi dal sorriso al pianto, con una malinconia di fondo. Una tristezza del cuore che niente riesce a toglierti. Una voglia di fuggire, ma dove vai? Quel dolore te lo porti dietro in ogni luogo della terra.
Non ti chiedi perché, ma vorresti annullarti... e piangere... e che il dolore si plachi un minuto, ma non lo fa mai. Sai che ci devi convivere in ogni istante della tua vita futura. Sai che a volte lo sentirai meno, altre di più, ma sarà sempre lì, pronto a emergere quando meno te lo aspetti.
Vuoi essere forte per onorare lui è ciò che ti ha insegnato. Ma a volte non ce la fai. Hai bisogno di crogiolarti in quel dolore... solo un po', per sfogarti. E poi dici "ora basta!" Ti asciughi le lacrime e torni alla vita. Sorridendo, ridendo, vivendo... Ma dietro quel sorriso e quella risata ci sarà sempre un ombra che potrai vedere nei miei occhi. Occhi magnetici, occhi che conoscono la sofferenza, occhi che possono inghiottirti nel loro dolore. Pochi sanno sostenerne lo sguardo, perché pochi vogliono conoscere la sofferenza che racchiudono, la maggior parte delle persone guardano il mio sorriso, perché più rassicurante dei miei occhi.
Molti mi chiedono come faccio, come ho fatto: " ma come hai fatto ad affrontare tutto e sorridere?" "Come hai fatto a non crollare?". Da queste domande ho cercato di riflettere e capire cosa mi ha permesso di affrontare il dolore in modo diverso da molti altri. Dico in modo diverso perché la sofferenza c'è, ma è il modo di gestirla che ci rende persone serene o infelici. 1. La cosa principale è concentrarsi sul presente. Non rimuginare su quello che è stato e neanche preoccuparsi troppo per il futuro. Lo so, è una banalità, ma davvero poche persone lo sanno fare seriamente. Molti si trovano a cena con amici e pensano al problema di lavoro che li aspetta il giorno dopo, oppure all'occasione mancata della settimana prima. Il risultato: si lamentano, non riescono a divertirsi e rovinano la serata a sè e agli altri. 2. Concentrarsi sul presente non vuol dire smettere di piangere per una mancanza o un dolore grande come il mio. Mentirei se dicessi c...
"Coloro che ci hanno lasciato non sono degli assenti, sono degli invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri colmi di lacrime. " Sant'Agostino. Mi è piaciuta tanto questa affermazione. Forse tramite i tuoi occhi rivive la sua degna voglia di vivere.
RispondiEliminaio ho subito un lutto certamente meno forte del tuo... ho perso il mio piccolo un'ora dopo la nascita... ma mi ritrovo perfettamente nelle tue parole.... grazie!
RispondiEliminaOgni lutto è dolore. E quel "e se fosse" o "come sarebbe" sicuramente ti accompagnerà e ci accomunerà sempre. Un abbraccio
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